Il tempo e lo spazio

Mostra fotografica

Opere di Fabio Pellicano

L’impianto architettonico delle scuderie di Palazzo Gallone
si è rivelato posto ideale per contenere la serie di scatti
realizzati con diverse tecniche e in diversi luoghi. Le nicchie
regolari, scavate nel tufo friabile e modificato dagli anni,
abbracciano e offrono un giusto contrasto alle immagini
che immobilizzano il tempo, lo astraggono idealizzando
tutto ciò che di reale è rappresentato.
Le tecniche usate da Pellicano, foto in bianco e nero,
infrarosso, uso del tempo rallentato per enfatizzare il
contrasto tra cose immobili e mobili – in gran parte a luce
naturale - ci restituiscono paesaggi e particolari
archeologici e architettonici come racchiusi in una bolla,
una bolla spaziale che li sospende nel tempo oltre che nello
spazio.
L’astrofotografia ci proietta verso l’ignoto ma è sempre
collegata a qualche elemento architettonico, ci ricorda
come il passato fa parte del nostro presente, è parte
fondamentale del nostro senso di appartenenza e ci porta
al futuro.
L’autore, che si è dedicato per molti anni alla pittura, è
sempre stato interessato alla monumentalità e alla
plasticità delle forme e al collegamento tra presente e
passato. La fotografia con la sua capacità di riprodurre una
realtà cosi fedele e obbiettiva gli permette di
rappresentare nel modo più vero possibile il rapporto tra
forme astrali e architettura e di comunicare la sua
fascinazione per l’ignoto.
Reperti archeologici, paesaggi esotici e locali, cieli notturni
sono sospesi in un tempo indefinito che suggerisce che
quelle immagini siano cosi da sempre e per sempre, in una
totale compenetrazione tra tempo e spazio.

Patrizia Piccioli